Oggigiorno, un numero sempre maggiore di anziani, coloro i quali hanno più tempo libero cosicché da trovare diversi diversivi e passatempi, si avvicinano all’affascinante mondo del gioco di carte, in particolare al tanto acclamato gioco del Burraco. Gioco in cui i giocatori, due o quattro (in questo caso i giocatori giocheranno a coppia) utilizzano due mazzi di carte francesi, includendo i jolly.
L’origine del Burraco viene fatta risalire alla lontana terra dell’Uruguay, nel continente americano, all’inizio degli anni ’40, come evoluzione del simile gioco della “canasta”.
Il suo arrivo in Italia risale all’inizio degli anni ’80 ad opera di immigrati sudamericani e si diffonde maggiormente nella parte meridionale del paese, in particolare in Puglia.
A seconda della regione e del giocatore assume variazioni per quanto riguarda le regole ed i termini tecnici. Con l’istituzione della Federazione Italiana del Gioco del Burraco (FIBUR) le regole vennero nazionalizzate, in modo che da quel momento in poi al paese potesse avere una sola linea guida da seguire.
È scientificamente provato che il gioco del Burraco ha dei benefici sulla mente, sullo spirito e sulla personalità di coloro i quali giocano. Per esempio, riesce a mantenere giovani grazie all’impegno richiesto per memorizzare il regolamento, le tecniche di gioco ed i termini tecnici (pinella, pozzetti, andare al pozzetto al volo, chiusura, scartare, ventaglio, burraco sporco, pulito, semipulito..).; aiuta nella socializzazione con gli altri giocatori, avversari o partner (qualora fosse richiesto il gioco di coppia); aiuta a saper accettare la sconfitta.
La maggior parte degli anziani impara a giocare a Burraco passando il tempo con i loro coetanei nelle loro “infinite” giornate o con i loro parenti durante delle giornate uggiose o durante delle festività o in qualche circolo di Burraco, comunali o privati, in cui potersi riunire, formando gruppi per divertirsi e per cercare di vincere somme di denaro da poter aggiungere alla loro pensione.
Gli unici aspetti negativi sono la sedentarietà, dato che si passa la maggior parte del tempo seduti ad un tavolo con le carte in mano, e la dipendenza, fenomeno comune alla maggior parte dei giochi da tavola e d’azzardo.
A riguardo, i sindaci di alcuni comuni italiani hanno deciso di limitare la partecipazione ai circoli di gioco non oltre le tre volte alla settimana, considerandola come una possibile soluzione per limitare questo pericolo.
Inoltre, ci si può avvicinare al gioco del Burraco anche attraverso il web, come sta avvenendo negli ultimi decenni, in cui sta spopolando il famoso “Burraco online“. Attraverso questo metodo si può iniziare una partita con amici e parenti ugualmente registrati o con persone che vivono dall’altra parte del mondo che si trovano sul sito di Buraco nello stesso momento in cui ci troviamo noi.
Le regole del burraco sono le stesse, con l’ulteriore possibilità di mettersi in contatto con il giocatore “ignoto”, attraverso una casella di chat in cui potersi scambiare consigli e tecniche sul gioco. Ma di certo questo non è un metodo accessibile a tutti gli anziani, dato che la maggior parte di essi rimane distante da questo nuovo mondo tecnologico.
Quindi, nonni e nonne aggiungete un altro hobby a tutti quelli che avete già, provate ad iniziare questo gioco e ne gioirà la vostra mente, il vostro spirito, la vostra personalità e la vostra capacità di socializzare. Attenti alla dipendenza e per quanto riguarda la sedentarietà, potete vincerla raggiungendo a piedi o in bicicletta il circolo di Burraco più vicino a casa vostra.
Io vedo solo aspetti negativi: sedentarietà, competizione, dipendenza, isolamento. Ho notato quanta rivalità traspare fra i concorrenti. Non si parlano, non fanno amicizia fra loro. L’unico argomento è il gioco. Con tutta probabilità a casa ci vanno solo per dormire.
Gentile signora Maria, è giusto che ognuno sia libero di pensare ed esprimere il proprio pensiero.
Evidentemente chi non ama i giochi di carte, non condivide la passione che sta dilagando per il gioco del burraco.
Indubbiamente la sedentarietà fa parte di questo gioco, ma in particolare le ricordo che l’articolo parla di persone anziane che di certo non possono dedicarsi a sport movimentati, mentre i giovani che amano il gioco del burraco, possono dedicare anche qualche ora alla palestra, magari insieme ai loro compagni di gioco.
La competizione fa parte di qualsiasi gioco o sport: si gioca per vincere.
Per il resto le riporto parte dell’articolo che spiega ampiamente i benefici che evidentemente le sono sfuggiti:
È scientificamente provato che il gioco del Burraco ha dei benefici sulla mente, sullo spirito e sulla personalità di coloro i quali giocano. Per esempio, riesce a mantenere giovani grazie all’impegno richiesto per memorizzare il regolamento, le tecniche di gioco ed i termini tecnici (pinella, pozzetti, andare al pozzetto al volo, chiusura, scartare, ventaglio, burraco sporco, pulito, semipulito..).;
aiuta nella socializzazione con gli altri giocatori, avversari o partner (qualora fosse richiesto il gioco di coppia);
aiuta a saper accettare la sconfitta.
La maggior parte degli anziani impara a giocare a Burraco passando il tempo con i loro coetanei nelle loro “infinite” giornate o con i loro parenti durante delle giornate uggiose o durante delle festività o in qualche circolo di Burraco, comunali o privati, in cui potersi riunire, formando gruppi per divertirsi e per cercare di vincere somme di denaro da poter aggiungere alla loro pensione.
Sa signora Maria, tante persone anziane a casa non ci tornano nemmeno, perchè son chiuse in case di riposo.
La saluto cordialmente.
Staff Burraco