Quando si parla di burraco, abbiamo a che fare con un gioco che nonostante la sua recente nascita, ha tuttavia raggiunto un livello di diffusione davvero sorprendente. Visto che lo spirito di competizione in questo gioco ha raggiunto livelli veramente alti, in concomitanza con la nascita di associazioni a lui dedicate, si sono venute a creare anche altre esigenze, come ad esempio quella di una maggiore regolamentazione.

Non solo più le partite tra amici ma anche i veri e propri tornei con regolamenti a volte diversi a seconda del tipo di regolamento scelto e del numero di partecipanti, hanno imposto di dover canonizzare un vero codice di fair play per rendere il gioco sempre piacevole e protetto dalle intemperanze di qualche giocatore che a volte ne travisa lo spirito trasformando in una questione personale un modo sbagliato di giocare del proprio compagno o alle volte proprio lanciando fastidiose e sgarbate invettive contro gli avversari.

Siccome il burraco è nato con una finalità di divertire i giocatori e non di istigare verso gli insulti o le minacce, tanto la Federazione Italiana Burraco, quanto le singole associazioni, hanno scelto di stabilire una serie di regole di buon gioco, idonee a placare gli animi più accesi.

Visto quanto abbiamo sopra detto, sarà meglio soffermarsi su quali sian queste regole, utili per poter giocare in piena tranquillità sia che la partita si svolga nella quiete delle mura domestiche, sia che ci si trovi seduti ad un tavolo durante un torneo.

In questo caso sarà presente un arbitro più o meno severo che comunque soprintenderà al corretto svolgimento delle partite. Il discorso vale anche per le partite online, che al momento hanno preso sempre maggior piede, ma che però sono più difficili da mediare vista la distanza fisica tra i giocatori (capita però che ci siano delle chat interne su cui qualcuno si lascia andare a commenti sgraditi).

Prima cosa da fare è osservare il silenzio durante il gioco, sia per non disturbare la concentrazione degli altri, sia per non trasformare la partita o il torneo in una mischia da osteria. Va poi evitato di dar suggerimenti o consigli sul gioco agli altri per non comunicare la propria strategia.

Allo stesso modo l’intemperanza sul commentare le mosse altrui o criticare il prossimo (spesso capitano invettive sui propri compagni) è un comportamento da evitare nella maniera più assoluta. La base fondamentale è essere sempre concentrati e ricordare che ci si deve divertire, non litigare.

Per concludere possiamo dire che l’aver delimitato le zone di possibile intemperanza da parte dei giocatori, ha contribuito a rendere il burraco un gioco veramente sociale, partecipando al quale ogni persona, di qualsiasi età o livello, può pensare a divertirsi senza il timore di essere oggetto di insulti, critiche o invettive.

Una delle caratteristiche che ha portato questo gioco di carte a un enorme livello di diffusione è proprio il poterlo praticare con uno spirito di fair play, sulla base di norme di buona pratica di gioco, ben lontano da scontri e nel rispetto reciproco.

L’aver inserito un vero codice etico nel gioco ha contribuito a rendere praticabile l’applicazione anche di un sistema sanzionatorio da parte degli arbitri che presiedono i tornei, contribuendo alla nascita di un sistema internazionale di regolamenti di condotta, tale da renderlo praticabile anche tra persone che parlano lingue diverse tra loro.

Se le cose continueranno seguendo questi principi è presumibile che il burraco, già peraltro molto diffuso, riuscirà ad avere un’espansione ancora maggiore, scalando le vette della diffusione tra i giochi e arrivando ai massimi livelli.

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