Chi conosce il gioco del burraco, molto in voga in Italia negli ultimi anni, sa che ne esistono diverse varianti. Le regole del gioco possono variare in modo sensibile anche spostandosi da una regione all’altra, finendo per alterare il tradizionale gioco del burraco.
Una delle varianti ufficiali è rappresentata dal Tranca, gioco molto famoso nei Paesi dell’America Latina, in particolare quelli di lingua portoghese, dove pare affondi le sue origini.
Il tranca ha uno svolgimento molto simile al gioco del burraco me se ne differenzia per pochissimi aspetti che finiscono per stravolgerne il gioco rendendolo più lungo e complesso rispetto al popolare burraco.
Il tranca, come tutti i giochi di carte, non è semplicemente un passatempo o un intrattenimento ma rappresenta un vero e proprio momento di aggregazione e socializzazione. Un gioco in parte diverso rispetto al burraco così come noi lo conosciamo e attualmente giocato da milioni di persone in tutto il mondo, accomunate da un unica passione.
Attualmente non esiste un regolamento ufficile del tranca ma andiamo a scoprire le regole di questo gioco, e vediamo come questo si differenzia dal burraco, rendendolo una valida e divertente alternativa.
Regole del Tranca e differenze con il Burraco
Il tranca, così come il burraco, si gioca con due mazzi di carte francesi, comprese i jolly e le pinelle, e viene giocato da due o quattro giocatori. Ogni giocatore riceve le tradizionali 11 carte e vengono anche composti i due pozzetti.
Lo scopo del gioco è quello di finire le carte che si hanno in mano creando delle combinazioni, carte dello stesso valore ma di seme diverso o carte dello stesso seme in ordine sequenziale, cercando di raggiungere il punteggio più alto possibile.
Le principali differenze rispetto al burraco sono:
- Il punteggio: si può decidere di dare la vittoria a chi nel corso di una partita ottiene il punteggio più alto oppure fissare un punteggio al quale si dovrà arrivare per vincere-
- Il diverso utilizzo dei tre: quelli rossi devono essere subito utilizzati senza la necessità di essere inseriti in sequenze o combinazioni, quelli neri vanno appoggiati sul monte degli scarti e hanno la funzione di bloccarlo, impedendo al giocatore successivo di poter prendere le carte che lo compongono.
- Nel tranca non è obbligatorio prendere l’intero monte degli scarti ma si può scegliere la carta che si vuole acquisire.
- Il tranca è dato da una sequenza di carte dello stesso seme composto da 4,5,6,7,8,9,10,J,Q,K,A.
Come si può notare, il Tranca è un gioco che pur non differendo molto dal burraco, ha delle regole particolari che lo contraddistinguono, rendendolo un gioco appassionante ma più lungo e leggermente più complesso.
Un gioco divertente che aiuta la mente a mantenersi giovane, che sviluppa la capacità di analisi e di sintesi, che potenzia l’attività cognitiva e lo sviluppo delle capacità decisionali.
Un gioco che implica la capacità di immaginare situazioni ipotetiche per dedurne le conseguenze, con notevoli benefici sulla mente, la personalità e lo spirito di chi gioca. Il tranca consente di socializzare con gli altri, insegna il rispetto, la solidarietà, l’accettare con stile la sconfitta, rispettare il partner o l’avversario, sviluppare un forte senso di empatia nei confronti degli altri.
Un gioco, che non ha nulla da invidiare al tradizionale burraco, che non toglie semmai aggiunge quel qualcosa in più, che lo rende un gioco ancora più interessante e coinvolgente.
Il tranca, destinato a diffondersi sempre più, è uno “sport agonistico” in cui fortuna e capacità si distribuiscono equamente e che, negli ultimi anni, ha visto ogni giorno allargarsi la platea dei giocatori e degli appassionati.
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